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Regia: Dennis Stormer / Produzione: Dennis Stormer, Anda Puscas / Origine: Romania
Migliaia di turisti ogni anno arrivano in Romania per vivere nei villaggi rom e entrare in contatto con la loro cultura. Ma, sia i turisti che viaggiano nei villaggi rom, sia i rom stessi che vendono “romanticismo zingaro”, cosa sperano di ricavarne da questo scambio? E’ etico il turismo voyeristico nei villaggi rom? E’ etico vendere ai turisti la propria cultura? Il film analizza se sia possibile, avere un incontro, uno scambio culturale profondo in queste circostanze.
Regia: Riccardo Bianco / Origine: Italia-Guatemala
“Se uno osserva attentamente, noterà che tutto ciò che fanno o dicono questi indigeni è relazionato al mais” (documento del XVI secolo relativo alle popolazioni maya della regione degli altopiani centrali del Guatemala).
Arturo è un indigeno maya Q’eqchi che vive nella regione dell’Alta Verapaz in Guatemala; fa parte di una popolazione maya-discendente che considera il mais un prodotto sacro, un dono degli dei, un prodotto attorno al quale i maya edificarono la loro cultura e la loro spiritualità. Il mais sta alla base dell’alimentazione quotidiana del popolo Q’eqchi e Arturo ci accompagnerò in un viaggio fisico e spirituale attraverso il ciclo di semina e raccolta, mostrandoci la vita familiare e comunitaria, e ci parlerà di come le origini mitiche si riallacciano al riscatto del chicco di mais da
parte degli eroi ancestrali. Uomini di mais vuole essere un omaggio all’omonimo romanzo dello scrittore guatemalteco Miguel Ángel Asturias, premio Nobel per la letteratura nel 1967.
Regia: Gabriele Canu / Produzione: Gabriele Canu feelm / Origine: Italia
Cinquant’anni dopo l’apertura della prima via alpinistica sulla Pietra del Finale, due fratelli, appassionati di montagna, decidono di dar luogo ad un’avventura ripercorrendo le tracce dei pionieri che per primi diedero inizio alla storia arrampicatoria di questo luogo. Ne scaturisce un viaggio selvatico alla ricerca di memorie, racconti, tracce, scoperte. Un vagabondaggio in verticale per esplorare gli altipiani e attraversare le tredici principali pareti del Finalese, ma allo stesso tempo un incontro e confronto con i protagonisti di allora, testimoni di un’epoca irripetibile.
Regia: Yuri Pirondi e Ines von Bonhorst / Produzione: Panottica / Origine: Italia
In equilibrio tra pericolo e scoperta: Andrea è un funambolo. Camminando così in alto da terra, tra prudenza e completa fiducia nei propri piedi, l’esperto performer (che ha anche un dottorato in filosofia) ha colpito i registi non solo per la sua abilità ma anche per la sua visione profonda della vita.
Regia: Dario Tubaldo / Origine: Italia
Un film che riporta alla ribalta la pratica più entusiasmante dello sci in alta quota, dove lo scialpinismo può esprimersi ai più alti livelli tra tecnica e spettacolarità. Un invito allo spettatore sciatore a considerare che oltre allo sci di pista esiste una montagna vera che sa offrire grandi emozioni se affrontata con la dovuta preparazione tecnica e atletica.
Regia: Dario Tubaldo e Cesare Pisoni / Origine: Italia
Cos’è lo snowboard-alpinismo? Chi sono i “surfisti della neve”? Un film che esplora lo snowboard alpinismo in tutte le sue forme: dagli strumenti di risalita (racchette da neve, splitboard, scietti) ai materiali, dagli itinerari alla sicurezza, dalla storia dello snowboard alpinismo alle competizioni. Snowboard Alpinismo è video per approfondire la conoscenza di questo sport in continua evoluzione.
Con la partecipazioni di: Cesare Pisoni (il DS della Nazionale Italiana di Snowboard), Giordano De Vecchi, Stefano Fontanelle (l’organizzatore del raduno-gara di Vetan), Ettore Personettaz (Istruttore Nazionale di Snowboard), Patrick Raspo (Guida Alpina), Elena e Michela Messina, Barbara Pozzi, Alessio Ata Marchesin.
Regia: Nelo Risi / Produzione: RAI Radio Televisione Italiana
Michele ha combattuto in Etiopia, Spagna, Albania, Grecia. Dopo l ́8 settembre ritorna a casa: è sempre stato fascista, ha creduto nelle cause per cui ha lottato, ma ora è stanco. La guerra tuttavia non è finita, anzi si è inasprita. I suoi camerati lo vogliono ancora con loro, ma questa Repubblica Sociale, un tempo vagheggiata, che ora giunge imposta dalle armi delle SS non lo convince. Michele rifiuta di tornare con i fascisti, ma la situazione non permette di restare neutrali. È giunto il momento delle scelte. Michele prende contatto con i partigiani, riesce a superarne la diffidenza. Alla fine ne abbraccia gli ideali e si unisce a loro sulle montagne.
Regia: Michele Radici / Produzione: Michele Radici
Il film che ha lanciato la carriera di Alain Robert come climber di grattacieli.
Regia: Michele Radici / Produzione: Istituto Luce / Origine: Italia
Storia a soggetto che racconta il dramma umano di uno sciatore estremo. Giorgio Passino, dopo mesi di allenamento con il suo miglio amico, Stefano De Benedetti, giunto in vetta, scopre che lo strato di neve è insufficiente per dare al secondo sciatore quel minimo di sicurezza che rende queste imprese degli exploits e non dei tentativi di suicidio. Contemporaneamente alla storia di Giorgio, le riprese seguono il lento trasformarsi della parete, durante le stagioni, fino al momento in cui una ennesima nevicata la mette “in condizioni”. Giunti in vetta all’Aiguille Blanche è lasciato all’amico l’onore e il rischio della prima discesa su pendii di neve e ghiaccio, rocciosi per la maggior parte dell’anno. Un film leggendario per tutti gli alpinisti e sciatori dell’estremo, con un maestro dei film d’avventura e di montagna come Michele Radici alla regia e Stefano De Benedetti, leggenda vivente dello sci estremo come attore principale.
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Regia: Ermanno Olmi / Origine: Italia
“Il racconto della Stura” è un breve documentario diretto da Ermanno Olmi nel 1955. Il regista, allora ventiquattrenne, girava brevi filmati per pubblicizzare l’opera della Edison. Il cortometraggio racconta la costruzione di una centrale idroelettrica in Valle Stura, con captazioni che arrivano dai valloni Rio Freddo, Rio Bagni e Rio Sant’Anna.
Regia: Lia Beltrami / Produzione: Aurora Vision / Origine: Italia
Dopo il suo viaggio a Yosemite nel ’79 Roberto Bassi scopre una nuova dimensione dell’arrampicata: non più cime da conquistare, ma difficoltà estreme da superare con i movimenti del corpo, senza alcun aiuto esterno. Si sviluppa così il free climbing anche in Europa. Zanzara e Labbradoro raccoglie le testimonianze degli amici più vicini di Roberto Bassi, che ne tracciano la storia come persona, come arrampicatore, il suo ruolo determinante nello sviluppo del free climbing e i cambiamenti della cultura della montagna negli ultimi decenni.
Regia: Kristle Wright / Orgine: USA
Nick Moir ha passato gli ultimi vent‘anni a inseguire in tutto il mondo uragani e tempeste. Il film lo accompagna durante un viaggio attraverso la famosa Tornado Alley che si estende attraverso il Midwest americano, dove si producono fenomeni atmosferici catastrofici ma bellissimi da fotografare, tanto da guadagnarsi il soprannome di “mostri delle pianure”.
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Le Alpi di Messner
An emotional thrill ride through the day-to-day chaos of the city’s most explosive hospital and the courageous team of doctors who hold it together.
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New Movies that are already playing in theaters and watch them online now.Regia: Riccardo Bianco / Origine: Italia-Guatemala
“Se uno osserva attentamente, noterà che tutto ciò che fanno o dicono questi indigeni è relazionato al mais” (documento del XVI secolo relativo alle popolazioni maya della regione degli altopiani centrali del Guatemala).
Arturo è un indigeno maya Q’eqchi che vive nella regione dell’Alta Verapaz in Guatemala; fa parte di una popolazione maya-discendente che considera il mais un prodotto sacro, un dono degli dei, un prodotto attorno al quale i maya edificarono la loro cultura e la loro spiritualità. Il mais sta alla base dell’alimentazione quotidiana del popolo Q’eqchi e Arturo ci accompagnerò in un viaggio fisico e spirituale attraverso il ciclo di semina e raccolta, mostrandoci la vita familiare e comunitaria, e ci parlerà di come le origini mitiche si riallacciano al riscatto del chicco di mais da
parte degli eroi ancestrali. Uomini di mais vuole essere un omaggio all’omonimo romanzo dello scrittore guatemalteco Miguel Ángel Asturias, premio Nobel per la letteratura nel 1967.
Regia: Federico Tinelli / Produzione: Stefano Cavallotto / Origine: Italia-Bolivia
In lingua quechua significa “gente di Kami”. Kami è un centro minerario arroccato a 4000 metri, nel cuore della Bolivia. Girato nel 2001, questo film racconta storie di minatori e contadini indigeni che lottano per sopravvivere. La storia di un uomo che da anni, mosso da un pizzico di follia, lavora ostinatamente per trasformare un sogno in realtà.
Regia: Andrea Fenoglio, Diego Mometti / Produzione: Fondazione Nuto Revelli Onlus, Pulsemedia / Origine: Italia
La fame, l’emigrazione, l’abbandono delle montagne e l’avvento di un nuovo mondo: un grande affresco di storie, un intenso documento che prende avvio dalle originali testimonianze di contadini e montanari delle valli cuneesi raccolte da Nuto Revelli (“Il Mondo dei vinti” e “L’anello forte”) per poi intrecciarsi a quelle dei loro discendenti, uomini e donne contemporanei ancora cittadini di quelle terre trasformate.
Voci di ieri e di oggi che si mescolano alle immagini del paesaggio cuneese: un territorio fatto di resti, cicatrici, cimeli che visualizzano le distanze e le correlazioni tra la civiltà contadina e il presente post-industriale. Così il film mostra un susseguirsi di tracce: vestigia delle borgate montane e stratificazioni del paesaggio rurale che si intrecciano a fabbriche abbandonate, ruderi dell’abusivismo edilizio, capannoni commerciali nati già relitti.
Una ripresa e attualizzazione dei grandi temi revelliani che attraversano tutto il ‘900 e arrivano ai giorni nostri segnati dalla difficoltà politica e sociale di ordinare e guidare trasformazioni epocali.
Regia: Remo Schellino / Produzione: Polistudio di Remo Schellino / Origine: Italia
La solitudine come scelta, la montagna come casa. Il documentario racconta la storia di Armando Sereno, l’anziano pastore che vive isolato in una casa ai piedi del Monto Antoroto, a Valdinferno, una frazione di Garessio, in provincia di Cuneo. Armando parla della solitudine, della montagna e dello spopolamento che l’ha colpita, degli animali e della loro vita segreta, delle stagioni con le loro grazie e i loro inferni, della guerra, l’unico motivo che lo ha portato via dalla sua baita.
Reduce della Campagna di Russia, ricorda con precisione quella fase della sua vita e ciò che la guerra gli ha mostrato del mondo.
E poi narra la gioia, lo stupore del ritorno, talora insperato, la tranquilla felicità di potersi ancora dedicare a quegli antichi, rituali gesti, che hanno fatto la sua vita.
In un mondo traboccante di oggetti e desideri indotti, prodotti artificialmente da standard pubblicitari che descrivono un’unica possibile parabola di felicità e che determinano scelte obbligate e sforzi immani quanto inutili di adeguamento, la sua storia è forse un messaggio non voluto, un richiamo alla bellezza dell’essenzialità e alla pace che può regalare la semplice riduzione dei bisogni, la “luce dentro” che riesce ad accendere.
Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Settembre Film / Origine: Italia
Una centrale idroelettrica e una linea ad alta tensione sulle Ande boliviane a oltre 4000 metri di altitudine. Un progetto in cui i missionari salesiani presenti a Kami, in Bolivia, hanno fermamente creduto, vedendovi la possibilità concreta di finanziare le attività della Missione, la scuola, i servizi sociali e sanitari, il sostegno allo sviluppo agricolo e zootecnico in un luogo dimenticato dal mondo. Un’impresa ai limiti dell’incredibile frutto del lavoro instancabile di un gruppo di boliviani e italiani e di una catena interrotta di solidarietà fra l’Italia e la Bolivia che ha coinvolto centinaia di persone in quindici anni.
Regia: Nelo Risi / Produzione: RAI Radio Televisione Italiana
Michele ha combattuto in Etiopia, Spagna, Albania, Grecia. Dopo l ́8 settembre ritorna a casa: è sempre stato fascista, ha creduto nelle cause per cui ha lottato, ma ora è stanco. La guerra tuttavia non è finita, anzi si è inasprita. I suoi camerati lo vogliono ancora con loro, ma questa Repubblica Sociale, un tempo vagheggiata, che ora giunge imposta dalle armi delle SS non lo convince. Michele rifiuta di tornare con i fascisti, ma la situazione non permette di restare neutrali. È giunto il momento delle scelte. Michele prende contatto con i partigiani, riesce a superarne la diffidenza. Alla fine ne abbraccia gli ideali e si unisce a loro sulle montagne.
Regia: Kristle Wright / Orgine: USA
Nick Moir ha passato gli ultimi vent‘anni a inseguire in tutto il mondo uragani e tempeste. Il film lo accompagna durante un viaggio attraverso la famosa Tornado Alley che si estende attraverso il Midwest americano, dove si producono fenomeni atmosferici catastrofici ma bellissimi da fotografare, tanto da guadagnarsi il soprannome di “mostri delle pianure”.
Regia: Andrea Guarnieri / Produzione: Andrea Guarnieri & c. s.a.s. / Originie: Italia
Racconto di formazione o improbabile manuale di zootecnia, storia d’amore o metafora delle difficoltà esistenziali di ogni coppia, questo film documentario realizzato in alta definizione nell’arco di tre anni di riprese, ha per protagonista un giovane pastore trentino sospeso fra la millenaria tradizione della transumanza ovina e l’attualità di un mestiere che è inaspettatamente ritornato ad essere redditizio.
Regia: Yuri Pirondi e Ines von Bonhorst / Produzione: Panottica / Origine: Italia
In equilibrio tra pericolo e scoperta: Andrea è un funambolo. Camminando così in alto da terra, tra prudenza e completa fiducia nei propri piedi, l’esperto performer (che ha anche un dottorato in filosofia) ha colpito i registi non solo per la sua abilità ma anche per la sua visione profonda della vita.
Regia: Dennis Stormer / Produzione: Dennis Stormer, Anda Puscas / Origine: Romania
Migliaia di turisti ogni anno arrivano in Romania per vivere nei villaggi rom e entrare in contatto con la loro cultura. Ma, sia i turisti che viaggiano nei villaggi rom, sia i rom stessi che vendono “romanticismo zingaro”, cosa sperano di ricavarne da questo scambio? E’ etico il turismo voyeristico nei villaggi rom? E’ etico vendere ai turisti la propria cultura? Il film analizza se sia possibile, avere un incontro, uno scambio culturale profondo in queste circostanze.
Regia: Fabio Gianotti / Produzione: Kosmoki / Origine: Italia
Era il 22 luglio 1975 quando, il maestro di sci di Limone Piemonte Nino Viale, affrontò, per la prima volta in assoluto, la parete nord del Monviso. Scese il vertiginoso canale Coolidge per scommessa, senza avere nessuna esperienza alpinistica, con sci da pista ai piedi, accompagnato dal suo grande amico e alpinista Claudio Bodrone, che riprese l’impresa con un vecchio super8. Quarant’anni dopo, cinque giovani ragazzi decidono di ripetere la discesa della nord del Monviso. La salita è avvolta dalla nebbia, la discesa si svolge su di un canale con neve dura e difficile da sciare. Un elicottero sorvola, effettuando delle riprese aeree, la montagna. A bordo Stefano De Benedetti, mito dello sci estremo, il primo a discendere la leggendaria parete ovest del Re di Pietra.
Regia: Lia Beltrami / Produzione: Aurora Vision / Origine: Italia
Dopo il suo viaggio a Yosemite nel ’79 Roberto Bassi scopre una nuova dimensione dell’arrampicata: non più cime da conquistare, ma difficoltà estreme da superare con i movimenti del corpo, senza alcun aiuto esterno. Si sviluppa così il free climbing anche in Europa. Zanzara e Labbradoro raccoglie le testimonianze degli amici più vicini di Roberto Bassi, che ne tracciano la storia come persona, come arrampicatore, il suo ruolo determinante nello sviluppo del free climbing e i cambiamenti della cultura della montagna negli ultimi decenni.
Regia: Enrico Tavernini, Carlo Cenini / Produzione: / Origine: Italia
Il racconto della vita incredibile e misteriosa di Hermann Keinwunder, un grande e dimenticato alpinista. Attraverso una ricostruzione storica in stile documentaristico, con interviste a alpinisti di fama (Manolo, De Stefani, Camanni), specialisti (Agosti, Vallortigara, Patansky) e alla scoperta di nuovi materiali d’archivio inediti e straordinari, vengono alla luce le stupefacenti imprese dello scalatore trentino. Inoltre, in anteprima assoluta si potrà vedere uno sconvolgente documento video girato dallo stesso Keinwunder, che testimonia in maniera inoppugnabile l’esistenza di una creatura alpina sinora sconosciuta. Ma come mai di Keinwunder non è rimasta traccia? Perché ha voluto, o dovuto, nascondersi al mondo? “Chiedilo a Keinwunder” è un viaggio nell’enigma di un uomo, che offre allo spettatore uno sguardo decisamente nuovo e affascinante sulla storia dell’alpinismo moderno.
Regia: Angelo Poli / Produzione: GiUMa Produzioni / Origine: Italia
Una famiglia di atleti, chi professionista, chi semplice amatore, ma ognuno spinto dalla stessa passione: lo scialpinismo. Uno sport che richiede fatica, allenamento, spirito di sacrificio, una volontà di ferro e carattere, doti fondamentali se si vuole partecipare al Trofeo Mezzalama. Attraverso la vita della famiglia Cazzanelli, padre, figlio e figlia, scopriremo tre modi differenti di partecipare a questa manifestazione, ma è il Trofeo Mezzalama il protagonista del documentario, con i suoi paesaggi, le sue creste sferzate dal vento a oltre 4.000 metri e i suoi atleti.
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Regia: Lia Beltrami / Produzione: Aurora Vision / Origine: Italia
Dopo il suo viaggio a Yosemite nel ’79 Roberto Bassi scopre una nuova dimensione dell’arrampicata: non più cime da conquistare, ma difficoltà estreme da superare con i movimenti del corpo, senza alcun aiuto esterno. Si sviluppa così il free climbing anche in Europa. Zanzara e Labbradoro raccoglie le testimonianze degli amici più vicini di Roberto Bassi, che ne tracciano la storia come persona, come arrampicatore, il suo ruolo determinante nello sviluppo del free climbing e i cambiamenti della cultura della montagna negli ultimi decenni.
Regia: Riccardo Bianco / Origine: Italia-Guatemala
“Se uno osserva attentamente, noterà che tutto ciò che fanno o dicono questi indigeni è relazionato al mais” (documento del XVI secolo relativo alle popolazioni maya della regione degli altopiani centrali del Guatemala).
Arturo è un indigeno maya Q’eqchi che vive nella regione dell’Alta Verapaz in Guatemala; fa parte di una popolazione maya-discendente che considera il mais un prodotto sacro, un dono degli dei, un prodotto attorno al quale i maya edificarono la loro cultura e la loro spiritualità. Il mais sta alla base dell’alimentazione quotidiana del popolo Q’eqchi e Arturo ci accompagnerò in un viaggio fisico e spirituale attraverso il ciclo di semina e raccolta, mostrandoci la vita familiare e comunitaria, e ci parlerà di come le origini mitiche si riallacciano al riscatto del chicco di mais da
parte degli eroi ancestrali. Uomini di mais vuole essere un omaggio all’omonimo romanzo dello scrittore guatemalteco Miguel Ángel Asturias, premio Nobel per la letteratura nel 1967.
Regia: Elena Goatelli / Produzione: KOTTOMfilms in collaborazione con Ruggero Arena
Tom Ballard ha dedicato la vita intera alla montagna: il film racconta il suo grande sogno di scalare scalare le sei maggiori pareti nord delle Alpi in solitaria in una sola stagione invernale, un’impresa mai tentata da nessuno prima di lui.
Regia: Giuliano Girelli / Produzione: Mais ong / Origine: Italia, Guatemala, Indonesia, Burkina Faso
L’agricoltura contadina produce cibo per oltre il 70% della popolazione del pianeta, mentre l’agricoltura industriale non provvede che al 30%; ciò nonostante 2.8 miliardi di persone nel mondo vivono con meno di 2 dollari al giorno, la maggioranza di queste persone sono contadini o ex contadini che ora vivono nelle baraccopoli di qualche grande città. Questo documentario parla di loro, della globalizzazione e dunque anche di noi.
The Last Farmer esplora le drammatiche conseguenze del neoliberismo e della globalizzazione sulla vita dei piccoli contadini nel mondo seguendo lo svolgersi della giornata di Baldomera in Guatemala, Agi in Indonesia e Aloise in Burkina Faso; con il supporto di interviste a Luciano Gallino, Hira Jhamtani, Giorgio Cingolani, Magaly Rey Rosa, Mamadou Goita e Roberto Schellino.
Regia: Yuri Pirondi e Ines von Bonhorst / Produzione: Panottica / Origine: Italia
In equilibrio tra pericolo e scoperta: Andrea è un funambolo. Camminando così in alto da terra, tra prudenza e completa fiducia nei propri piedi, l’esperto performer (che ha anche un dottorato in filosofia) ha colpito i registi non solo per la sua abilità ma anche per la sua visione profonda della vita.
Regia: Dario Tubaldo e Cesare Pisoni / Origine: Italia
Cos’è lo snowboard-alpinismo? Chi sono i “surfisti della neve”? Un film che esplora lo snowboard alpinismo in tutte le sue forme: dagli strumenti di risalita (racchette da neve, splitboard, scietti) ai materiali, dagli itinerari alla sicurezza, dalla storia dello snowboard alpinismo alle competizioni. Snowboard Alpinismo è video per approfondire la conoscenza di questo sport in continua evoluzione.
Con la partecipazioni di: Cesare Pisoni (il DS della Nazionale Italiana di Snowboard), Giordano De Vecchi, Stefano Fontanelle (l’organizzatore del raduno-gara di Vetan), Ettore Personettaz (Istruttore Nazionale di Snowboard), Patrick Raspo (Guida Alpina), Elena e Michela Messina, Barbara Pozzi, Alessio Ata Marchesin.
Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Settembre Film / Origine: Italia
l dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-maker che nel film spiegano in modo semplice come il PIL abbia colonizzato il discorso politico ed economico, ma anche tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno scelto di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema. Che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a suo modo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Questo film è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di alcune di queste storie.
Regia: Enrique Pacheco / Origine: Spagna
Un viaggio filosofico che attraversa lo splendido scenario degli sconfinati altopiani europei delle Alpi e conduce al cuore del desiderio più profondo dell’umanità.
Regia: Fabio Gianotti / Produzione: Kosmoki / Origine: Italia
Era il 22 luglio 1975 quando, il maestro di sci di Limone Piemonte Nino Viale, affrontò, per la prima volta in assoluto, la parete nord del Monviso. Scese il vertiginoso canale Coolidge per scommessa, senza avere nessuna esperienza alpinistica, con sci da pista ai piedi, accompagnato dal suo grande amico e alpinista Claudio Bodrone, che riprese l’impresa con un vecchio super8. Quarant’anni dopo, cinque giovani ragazzi decidono di ripetere la discesa della nord del Monviso. La salita è avvolta dalla nebbia, la discesa si svolge su di un canale con neve dura e difficile da sciare. Un elicottero sorvola, effettuando delle riprese aeree, la montagna. A bordo Stefano De Benedetti, mito dello sci estremo, il primo a discendere la leggendaria parete ovest del Re di Pietra.
Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Settembre Film / Origine: Italia
Una centrale idroelettrica e una linea ad alta tensione sulle Ande boliviane a oltre 4000 metri di altitudine. Un progetto in cui i missionari salesiani presenti a Kami, in Bolivia, hanno fermamente creduto, vedendovi la possibilità concreta di finanziare le attività della Missione, la scuola, i servizi sociali e sanitari, il sostegno allo sviluppo agricolo e zootecnico in un luogo dimenticato dal mondo. Un’impresa ai limiti dell’incredibile frutto del lavoro instancabile di un gruppo di boliviani e italiani e di una catena interrotta di solidarietà fra l’Italia e la Bolivia che ha coinvolto centinaia di persone in quindici anni.
Regia: Angelo Poli / Produzione: GiUMa Produzioni / Origine: Italia
Una famiglia di atleti, chi professionista, chi semplice amatore, ma ognuno spinto dalla stessa passione: lo scialpinismo. Uno sport che richiede fatica, allenamento, spirito di sacrificio, una volontà di ferro e carattere, doti fondamentali se si vuole partecipare al Trofeo Mezzalama. Attraverso la vita della famiglia Cazzanelli, padre, figlio e figlia, scopriremo tre modi differenti di partecipare a questa manifestazione, ma è il Trofeo Mezzalama il protagonista del documentario, con i suoi paesaggi, le sue creste sferzate dal vento a oltre 4.000 metri e i suoi atleti.
Regia: Daniele Suraci / Produzione: Associazione MenteGlocale / Origine: Italia
A Maurizio Brandimarte, allevatore di Norcia, titolare dell’azienda agricola e del caseificio Brandimarte, sono rimaste solo le pecore. La scossa del 30 ottobre, che ha messo in gionocchio molte zone della Valnerina, ha letteralmete sgretolato la sua stalla con caseificio annesso e il capannone dove stoccava la paglia e i mezzi agricoli.
Regia: Dennis Stormer / Produzione: Dennis Stormer, Anda Puscas / Origine: Romania
Migliaia di turisti ogni anno arrivano in Romania per vivere nei villaggi rom e entrare in contatto con la loro cultura. Ma, sia i turisti che viaggiano nei villaggi rom, sia i rom stessi che vendono “romanticismo zingaro”, cosa sperano di ricavarne da questo scambio? E’ etico il turismo voyeristico nei villaggi rom? E’ etico vendere ai turisti la propria cultura? Il film analizza se sia possibile, avere un incontro, uno scambio culturale profondo in queste circostanze.
Action &
Drama Movies
Regia: Andrea Fenoglio, Diego Mometti / Produzione: Fondazione Nuto Revelli Onlus, Pulsemedia / Origine: Italia
La fame, l’emigrazione, l’abbandono delle montagne e l’avvento di un nuovo mondo: un grande affresco di storie, un intenso documento che prende avvio dalle originali testimonianze di contadini e montanari delle valli cuneesi raccolte da Nuto Revelli (“Il Mondo dei vinti” e “L’anello forte”) per poi intrecciarsi a quelle dei loro discendenti, uomini e donne contemporanei ancora cittadini di quelle terre trasformate.
Voci di ieri e di oggi che si mescolano alle immagini del paesaggio cuneese: un territorio fatto di resti, cicatrici, cimeli che visualizzano le distanze e le correlazioni tra la civiltà contadina e il presente post-industriale. Così il film mostra un susseguirsi di tracce: vestigia delle borgate montane e stratificazioni del paesaggio rurale che si intrecciano a fabbriche abbandonate, ruderi dell’abusivismo edilizio, capannoni commerciali nati già relitti.
Una ripresa e attualizzazione dei grandi temi revelliani che attraversano tutto il ‘900 e arrivano ai giorni nostri segnati dalla difficoltà politica e sociale di ordinare e guidare trasformazioni epocali.
Regia: Elena Goatelli / Produzione: KOTTOMfilms in collaborazione con Ruggero Arena
Tom Ballard ha dedicato la vita intera alla montagna: il film racconta il suo grande sogno di scalare scalare le sei maggiori pareti nord delle Alpi in solitaria in una sola stagione invernale, un’impresa mai tentata da nessuno prima di lui.
Regia: Andrea Guarnieri / Produzione: Andrea Guarnieri & c. s.a.s. / Originie: Italia
Racconto di formazione o improbabile manuale di zootecnia, storia d’amore o metafora delle difficoltà esistenziali di ogni coppia, questo film documentario realizzato in alta definizione nell’arco di tre anni di riprese, ha per protagonista un giovane pastore trentino sospeso fra la millenaria tradizione della transumanza ovina e l’attualità di un mestiere che è inaspettatamente ritornato ad essere redditizio.
Regia: Dario Tubaldo / Origine: Italia
Un film che riporta alla ribalta la pratica più entusiasmante dello sci in alta quota, dove lo scialpinismo può esprimersi ai più alti livelli tra tecnica e spettacolarità. Un invito allo spettatore sciatore a considerare che oltre allo sci di pista esiste una montagna vera che sa offrire grandi emozioni se affrontata con la dovuta preparazione tecnica e atletica.
Regia: Nelo Risi / Produzione: RAI Radio Televisione Italiana
Michele ha combattuto in Etiopia, Spagna, Albania, Grecia. Dopo l ́8 settembre ritorna a casa: è sempre stato fascista, ha creduto nelle cause per cui ha lottato, ma ora è stanco. La guerra tuttavia non è finita, anzi si è inasprita. I suoi camerati lo vogliono ancora con loro, ma questa Repubblica Sociale, un tempo vagheggiata, che ora giunge imposta dalle armi delle SS non lo convince. Michele rifiuta di tornare con i fascisti, ma la situazione non permette di restare neutrali. È giunto il momento delle scelte. Michele prende contatto con i partigiani, riesce a superarne la diffidenza. Alla fine ne abbraccia gli ideali e si unisce a loro sulle montagne.
Regia: Lia Beltrami / Produzione: Aurora Vision / Origine: Italia
Dopo il suo viaggio a Yosemite nel ’79 Roberto Bassi scopre una nuova dimensione dell’arrampicata: non più cime da conquistare, ma difficoltà estreme da superare con i movimenti del corpo, senza alcun aiuto esterno. Si sviluppa così il free climbing anche in Europa. Zanzara e Labbradoro raccoglie le testimonianze degli amici più vicini di Roberto Bassi, che ne tracciano la storia come persona, come arrampicatore, il suo ruolo determinante nello sviluppo del free climbing e i cambiamenti della cultura della montagna negli ultimi decenni.
Regia: Ermanno Olmi / Origine: Italia
“Il racconto della Stura” è un breve documentario diretto da Ermanno Olmi nel 1955. Il regista, allora ventiquattrenne, girava brevi filmati per pubblicizzare l’opera della Edison. Il cortometraggio racconta la costruzione di una centrale idroelettrica in Valle Stura, con captazioni che arrivano dai valloni Rio Freddo, Rio Bagni e Rio Sant’Anna.
Regia: Fabio Gianotti / Produzione: Kosmoki / Origine: Italia
Era il 22 luglio 1975 quando, il maestro di sci di Limone Piemonte Nino Viale, affrontò, per la prima volta in assoluto, la parete nord del Monviso. Scese il vertiginoso canale Coolidge per scommessa, senza avere nessuna esperienza alpinistica, con sci da pista ai piedi, accompagnato dal suo grande amico e alpinista Claudio Bodrone, che riprese l’impresa con un vecchio super8. Quarant’anni dopo, cinque giovani ragazzi decidono di ripetere la discesa della nord del Monviso. La salita è avvolta dalla nebbia, la discesa si svolge su di un canale con neve dura e difficile da sciare. Un elicottero sorvola, effettuando delle riprese aeree, la montagna. A bordo Stefano De Benedetti, mito dello sci estremo, il primo a discendere la leggendaria parete ovest del Re di Pietra.
Regia: Fabio Gianotti / Produzione: Kosmoki
Gianfranco è un ragazzo di 36 anni. Vive ai Bardenghi in una piccola frazione montana in Valle Stura di Demonte (Cuneo). L’abbandono della montagna e l’assenza di una comunità a cui appoggiarsi lo hanno costretto a trovarsi un lavoro in fabbrica, vicino a Cuneo, per poter sopravvivere. Non vuole abbandonare quel piccolo borgo in cui è nato e non si rassegna a vedere le borgate sparire nella natura. Tutti i giorni, con qualsiasi condizione metereologica, sale ai Bardenghi dove tiene pecore, conigli, oche, galline. Coltiva patate, raccoglie castagne, tiene in ordine i boschi e cerca di tenere viva quella piccola frazione nella speranza un giorno di poter vedere altre famiglie ri-abitare quelle case, proprio come quando è nato, dove ai Bardenghi vivevano 80 persone.
Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Arianna Nicola
In Perù sono migliaia le bambine provenienti dai villaggi andini che, spesso anche molto piccole, si trasferiscono in città per lavorare come domestiche, illudendosi di poter ricevere, così come promesso dalle famiglie che le ospitano, un’istruzione scolastica.
Nella maggior parte dei casi in realtà le bambine vengono segregate in casa, maltrattate, non pagate, obbligate a fare lavori molto pesanti. E non di rado sono vittime di abusi. Dopo anni di lontananza dalla famiglia spesso non ricordano neppure da dove vengono, e si ritrovano sole, a volte senza una casa, esposte al pericolo della violenza e della miseria.
A Cusco esiste un centro che si occupa di loro, dove si intrecciano le loro storie. Identità fragili, appese a sottili fili di memoria.
Cinque donne raccontano la loro storie di ex trabajadoras del hogar. Storie di sofferenze, di violenza, di abbandono. Ma anche di riscatto, di lotta per i propri diritti, di recupero di un’identità. Storie che possono diventare fili con cui tessere nuove trame di vita, fili a cui aggrapparsi per ritrovare il coraggio di sognare.
Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Settembre Film / Origine: Italia
l dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-maker che nel film spiegano in modo semplice come il PIL abbia colonizzato il discorso politico ed economico, ma anche tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno scelto di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema. Che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a suo modo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Questo film è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di alcune di queste storie.
Regia: Line Halvorsen / Produzione: Jan Dalchow (Dalchows verden) e Paolo Pallavidino (EIE Film) / Origine: Italia-Norvegia
“Non mi mancava nulla, avevo una casa e due figli cresciuti. Ho dato via tutto.”
Il documentario Vivere Senza Soldi ci racconta la vita di Heidemarie Schwermer, una donna tedesca di 68 anni che 14 anni fa fece una scelta estrema: non usare più soldi. Con un’unica valigia di vestiti lascia il suo appartamento e regala tutto ciò che possiede, cambiando radicalmente la sua intera esistenza.
Oggi, 14 anni dopo, continua a vivere quasi del tutto senza soldi e dichiara di sentirsi sempre più libera e indipendente. Il film la segue nella sua quotidianità mostrando le continue sfide che questo stile di vita alternativo comporta. Heidemarie è infatti sempre in viaggio, ospite per qualche giorno di vecchi e nuovi amici e disposta a incontrare persone mai viste prima. Non è preoccupata per il futuro e vive intensamente il presente, perchè sa per esperienza che tutto va per il meglio quando ci si apre alla vita, e a qualunque cosa che viene incontro.
Heidemarie viaggia tra Germania, Austria, Svizzera e Italia per tenere conferenze dove racconta la sua esperienza, desiderosa di condividere con gli altri la propria filosofia di vita che vede nella semplicità la chiave della completezza. Quello che era iniziato come un sistema di scambio, di favori per sostituire il valore dei soldi oggi è diventato un vero e proprio modo di vivere che la vede impegnata nell’aiutare gli altri a trovare la propria strada per una vita più semplice e in armonia.
Questo film segue Heidemarie nella sua vita di tutti i giorni, dove mangia, dove dorme,chi incontra; ci rende partecipi delle continue prove affrontate per poter vivere senza denaro. In Vivere Senza Soldi Heidemarie si racconta attraverso la sua filosofia di vita e le motivazioni che l’hanno portata ad abbracciare una sclta così difficile, in una società in cui tutto è basato sul potere dei soldi ed il valore di una persona dipende dalle sue possibilità economiche. Difficile restare indifferenti ad un incontro con Heidemarie: alcuni la ritengono un “parassita” che vive sulle spalle degli altri, mentre altri la vedono come una “visionaria fonte di ispirazione”. Resta il fatto che la sua storia ci porta a riflettere sull’influenza che il denaro ha sulle nostre vite, sulle nostre azioni e sul nostro modo di pensare oltre che sulla salute e sull’ambiente, in un discorso di ampio respiro che tocca i temi del materialismo e del consumismo tipici della nostra società.
Regia: Gabriele Canu / Produzione: Gabriele Canu feelm / Origine: Italia
Cinquant’anni dopo l’apertura della prima via alpinistica sulla Pietra del Finale, due fratelli, appassionati di montagna, decidono di dar luogo ad un’avventura ripercorrendo le tracce dei pionieri che per primi diedero inizio alla storia arrampicatoria di questo luogo. Ne scaturisce un viaggio selvatico alla ricerca di memorie, racconti, tracce, scoperte. Un vagabondaggio in verticale per esplorare gli altipiani e attraversare le tredici principali pareti del Finalese, ma allo stesso tempo un incontro e confronto con i protagonisti di allora, testimoni di un’epoca irripetibile.
Regia: Raul De La Fuente / Origine: Colombia
Più di 50 anni di conflitti armati tra le FARC, l’ELN, i gruppi paramilitari e il governo colombiano hanno lasciato sul campo otto milioni di vittime. Durante questo periodo, migliaia di minori hanno fatto parte dei gruppi armati. Sono considerati vittime più che carnefici perché la loro infanzia sarà sempre legata all’uso delle armi e della violenza; la giungla era la loro casa e il battaglione, la loro famiglia. A Ciudad Don Bosco (Medellín), i salesiani accolgono i minori usciti dal conflitto, per garantirgli un futuro dignitoso.