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Regia: Dario Tubaldo / Origine: Italia
Un film che riporta alla ribalta la pratica più entusiasmante dello sci in alta quota, dove lo scialpinismo può esprimersi ai più alti livelli tra tecnica e spettacolarità. Un invito allo spettatore sciatore a considerare che oltre allo sci di pista esiste una montagna vera che sa offrire grandi emozioni se affrontata con la dovuta preparazione tecnica e atletica.
Regia: Daniele Suraci / Produzione: Associazione MenteGlocale / Origine: Italia
A Maurizio Brandimarte, allevatore di Norcia, titolare dell’azienda agricola e del caseificio Brandimarte, sono rimaste solo le pecore. La scossa del 30 ottobre, che ha messo in gionocchio molte zone della Valnerina, ha letteralmete sgretolato la sua stalla con caseificio annesso e il capannone dove stoccava la paglia e i mezzi agricoli.
Regia: Fabio Gianotti / Produzione: Kosmoki
Gianfranco è un ragazzo di 36 anni. Vive ai Bardenghi in una piccola frazione montana in Valle Stura di Demonte (Cuneo). L’abbandono della montagna e l’assenza di una comunità a cui appoggiarsi lo hanno costretto a trovarsi un lavoro in fabbrica, vicino a Cuneo, per poter sopravvivere. Non vuole abbandonare quel piccolo borgo in cui è nato e non si rassegna a vedere le borgate sparire nella natura. Tutti i giorni, con qualsiasi condizione metereologica, sale ai Bardenghi dove tiene pecore, conigli, oche, galline. Coltiva patate, raccoglie castagne, tiene in ordine i boschi e cerca di tenere viva quella piccola frazione nella speranza un giorno di poter vedere altre famiglie ri-abitare quelle case, proprio come quando è nato, dove ai Bardenghi vivevano 80 persone.
Regia: Michele Radici / Produzione: Michele Radici
Il film che ha lanciato la carriera di Alain Robert come climber di grattacieli.
Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Settembre Film / Origine: Italia
Una centrale idroelettrica e una linea ad alta tensione sulle Ande boliviane a oltre 4000 metri di altitudine. Un progetto in cui i missionari salesiani presenti a Kami, in Bolivia, hanno fermamente creduto, vedendovi la possibilità concreta di finanziare le attività della Missione, la scuola, i servizi sociali e sanitari, il sostegno allo sviluppo agricolo e zootecnico in un luogo dimenticato dal mondo. Un’impresa ai limiti dell’incredibile frutto del lavoro instancabile di un gruppo di boliviani e italiani e di una catena interrotta di solidarietà fra l’Italia e la Bolivia che ha coinvolto centinaia di persone in quindici anni.
Regia: Giuliano Girelli / Produzione: Mais ong / Origine: Italia, Guatemala, Indonesia, Burkina Faso
L’agricoltura contadina produce cibo per oltre il 70% della popolazione del pianeta, mentre l’agricoltura industriale non provvede che al 30%; ciò nonostante 2.8 miliardi di persone nel mondo vivono con meno di 2 dollari al giorno, la maggioranza di queste persone sono contadini o ex contadini che ora vivono nelle baraccopoli di qualche grande città. Questo documentario parla di loro, della globalizzazione e dunque anche di noi.
The Last Farmer esplora le drammatiche conseguenze del neoliberismo e della globalizzazione sulla vita dei piccoli contadini nel mondo seguendo lo svolgersi della giornata di Baldomera in Guatemala, Agi in Indonesia e Aloise in Burkina Faso; con il supporto di interviste a Luciano Gallino, Hira Jhamtani, Giorgio Cingolani, Magaly Rey Rosa, Mamadou Goita e Roberto Schellino.
Regia: Stefano Cavallotto / Produzione: Settembre Film / Origine: Italia
l dogma del PIL domina in modo assoluto sui media, in politica, nell’opinione pubblica. Sviluppo uguale crescita. E la crescita non può che essere l’aumento del Prodotto Interno Lordo. Ma sono in tanti a non essere d’accordo. Non solo economisti, studiosi e opinion-maker che nel film spiegano in modo semplice come il PIL abbia colonizzato il discorso politico ed economico, ma anche tante persone comuni che tentano nella loro vita quotidiana di liberarsi da questo assunto ideologico, adottando pratiche alternative. Persone che hanno scelto di vivere senza più inseguire il mito della crescita infinita imposto dal sistema. Che hanno scelto, ognuno nel suo ambito e a suo modo, di mettere in pratica nel quotidiano la teoria della decrescita. Questo film è un viaggio lungo l’Italia alla scoperta di alcune di queste storie.
Regia: Lia Beltrami / Produzione: Aurora Vision / Origine: Italia
Dopo il suo viaggio a Yosemite nel ’79 Roberto Bassi scopre una nuova dimensione dell’arrampicata: non più cime da conquistare, ma difficoltà estreme da superare con i movimenti del corpo, senza alcun aiuto esterno. Si sviluppa così il free climbing anche in Europa. Zanzara e Labbradoro raccoglie le testimonianze degli amici più vicini di Roberto Bassi, che ne tracciano la storia come persona, come arrampicatore, il suo ruolo determinante nello sviluppo del free climbing e i cambiamenti della cultura della montagna negli ultimi decenni.
Regia: Line Halvorsen / Produzione: Jan Dalchow (Dalchows verden) e Paolo Pallavidino (EIE Film) / Origine: Italia-Norvegia
“Non mi mancava nulla, avevo una casa e due figli cresciuti. Ho dato via tutto.”
Il documentario Vivere Senza Soldi ci racconta la vita di Heidemarie Schwermer, una donna tedesca di 68 anni che 14 anni fa fece una scelta estrema: non usare più soldi. Con un’unica valigia di vestiti lascia il suo appartamento e regala tutto ciò che possiede, cambiando radicalmente la sua intera esistenza.
Oggi, 14 anni dopo, continua a vivere quasi del tutto senza soldi e dichiara di sentirsi sempre più libera e indipendente. Il film la segue nella sua quotidianità mostrando le continue sfide che questo stile di vita alternativo comporta. Heidemarie è infatti sempre in viaggio, ospite per qualche giorno di vecchi e nuovi amici e disposta a incontrare persone mai viste prima. Non è preoccupata per il futuro e vive intensamente il presente, perchè sa per esperienza che tutto va per il meglio quando ci si apre alla vita, e a qualunque cosa che viene incontro.
Heidemarie viaggia tra Germania, Austria, Svizzera e Italia per tenere conferenze dove racconta la sua esperienza, desiderosa di condividere con gli altri la propria filosofia di vita che vede nella semplicità la chiave della completezza. Quello che era iniziato come un sistema di scambio, di favori per sostituire il valore dei soldi oggi è diventato un vero e proprio modo di vivere che la vede impegnata nell’aiutare gli altri a trovare la propria strada per una vita più semplice e in armonia.
Questo film segue Heidemarie nella sua vita di tutti i giorni, dove mangia, dove dorme,chi incontra; ci rende partecipi delle continue prove affrontate per poter vivere senza denaro. In Vivere Senza Soldi Heidemarie si racconta attraverso la sua filosofia di vita e le motivazioni che l’hanno portata ad abbracciare una sclta così difficile, in una società in cui tutto è basato sul potere dei soldi ed il valore di una persona dipende dalle sue possibilità economiche. Difficile restare indifferenti ad un incontro con Heidemarie: alcuni la ritengono un “parassita” che vive sulle spalle degli altri, mentre altri la vedono come una “visionaria fonte di ispirazione”. Resta il fatto che la sua storia ci porta a riflettere sull’influenza che il denaro ha sulle nostre vite, sulle nostre azioni e sul nostro modo di pensare oltre che sulla salute e sull’ambiente, in un discorso di ampio respiro che tocca i temi del materialismo e del consumismo tipici della nostra società.
Regia: Enrique Pacheco / Origine: Spagna
Un viaggio filosofico che attraversa lo splendido scenario degli sconfinati altopiani europei delle Alpi e conduce al cuore del desiderio più profondo dell’umanità.
Regia: Remo Schellino / Produzione: Polistudio di Remo Schellino / Origine: Italia
La solitudine come scelta, la montagna come casa. Il documentario racconta la storia di Armando Sereno, l’anziano pastore che vive isolato in una casa ai piedi del Monto Antoroto, a Valdinferno, una frazione di Garessio, in provincia di Cuneo. Armando parla della solitudine, della montagna e dello spopolamento che l’ha colpita, degli animali e della loro vita segreta, delle stagioni con le loro grazie e i loro inferni, della guerra, l’unico motivo che lo ha portato via dalla sua baita.
Reduce della Campagna di Russia, ricorda con precisione quella fase della sua vita e ciò che la guerra gli ha mostrato del mondo.
E poi narra la gioia, lo stupore del ritorno, talora insperato, la tranquilla felicità di potersi ancora dedicare a quegli antichi, rituali gesti, che hanno fatto la sua vita.
In un mondo traboccante di oggetti e desideri indotti, prodotti artificialmente da standard pubblicitari che descrivono un’unica possibile parabola di felicità e che determinano scelte obbligate e sforzi immani quanto inutili di adeguamento, la sua storia è forse un messaggio non voluto, un richiamo alla bellezza dell’essenzialità e alla pace che può regalare la semplice riduzione dei bisogni, la “luce dentro” che riesce ad accendere.
Regia: Yuri Pirondi e Ines von Bonhorst / Produzione: Panottica / Origine: Italia
In equilibrio tra pericolo e scoperta: Andrea è un funambolo. Camminando così in alto da terra, tra prudenza e completa fiducia nei propri piedi, l’esperto performer (che ha anche un dottorato in filosofia) ha colpito i registi non solo per la sua abilità ma anche per la sua visione profonda della vita.
Regia: Andrea Guarnieri / Produzione: Andrea Guarnieri & c. s.a.s. / Originie: Italia
Racconto di formazione o improbabile manuale di zootecnia, storia d’amore o metafora delle difficoltà esistenziali di ogni coppia, questo film documentario realizzato in alta definizione nell’arco di tre anni di riprese, ha per protagonista un giovane pastore trentino sospeso fra la millenaria tradizione della transumanza ovina e l’attualità di un mestiere che è inaspettatamente ritornato ad essere redditizio.
Regia: Nelo Risi / Produzione: RAI Radio Televisione Italiana
Michele ha combattuto in Etiopia, Spagna, Albania, Grecia. Dopo l ́8 settembre ritorna a casa: è sempre stato fascista, ha creduto nelle cause per cui ha lottato, ma ora è stanco. La guerra tuttavia non è finita, anzi si è inasprita. I suoi camerati lo vogliono ancora con loro, ma questa Repubblica Sociale, un tempo vagheggiata, che ora giunge imposta dalle armi delle SS non lo convince. Michele rifiuta di tornare con i fascisti, ma la situazione non permette di restare neutrali. È giunto il momento delle scelte. Michele prende contatto con i partigiani, riesce a superarne la diffidenza. Alla fine ne abbraccia gli ideali e si unisce a loro sulle montagne.
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